from
"Vita d'un uomo"(1966),
"Allegria"(1914-1919),
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(if
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)
Eterno
Tra
un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile
nulla
Notte
di Maggio
Il
cielo pone in capo
ai
minareti
ghirlande
di lumini
Ricordo
d'Affrica
Il
sole rapisce la città
Non
si vede piu'
Neanche
le tombe resistono molto
Veglia
Cima Quattro il 23 dicembre 1915
Un'intera
nottata
buttato
vicino
a
un compagno
massacrato
con
la sua bocca
digrignata
volta
al plenilunio
con
la congestione
delle
sue mani
penetrata
nel
mio silenzio
ho
scritto
lettere
piene d'amore
Non
sono mai stato
tanto
attaccato
alla vita
Stasera
Versa il 22 maggio 1916
Balaustrata
di brezza
per
appoggiare stasera
la
mia malinconia
Sono
una creatura
Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto
1916
Come
questa pietra
del
S. Michele
così
fredda
così
dura
così
prosciugata
così
refrattaria
così
totalmente
disanimata
Come
questa pietra
è
il mio pianto
che
non si vede
La morte
si
sconta
vivendo
Mattina
Santa Maria La Longa il 26 gennaio
1917
M'illumino
d'immenso
Rose
in fiamme
Vallone il 17 agosto 1917
Su
un oceano
di
scampanelii
repentina
galleggia
un'altra mattina
Sereno
Bosco di Courton luglio 1918
Dopo
tanta
nebbia
a
una
a
una
si
svelano
le
stelle
Respiro
il
fresco
che
mi lascia
il
colore del cielo
Mi
riconosco
immagine
passeggera
Presa
in un giro
immortale
Preghiera
Quando
mi desterò
dal
barbaglio della promiscuità
in
una limpida e attonita sfera
Quando
il mio peso mi sarà leggero
Il
naufragio concedimi Signore
di
quel giovane giorno al primo grido
(from
"Vita d'un uomo" edited by
Oscar
Mondadori, IIIrd edition, 1971)
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