Comunismo: Il male assoluto

Il cosidetto dossier Mitrokin ha aperto la fase conclusiva dell'operazione politico culturale che mira a togliere definitivamente dal termine comunismo ogni connotazione positiva sotto qualsiasi aspetto storico, sociale, filosofico. Il comunismo storico novecentesco diventa il male assoluto, più e peggio di qualsiasi altra catastrofe abbattutasi sul genere umano nell'ultimo secolo. Al "comunismo" vengono addebitati 100 milioni di morti, "gulag" peggiori dei "lager" nazisti: un mare di sangue frutto di una "perversione" ideologica che primeggia nella storia dell'umanità. Naturalmente le cose stanno un pò diversamente, a incominciare dal termine "comunismo", con cui non si intende affatto un modo di produzione radicalmente diverso da quello capitalistico, o una diversa organizzazione della società, ma il porre qualsiasi tipo di limite al privilegio, oltre alla assoluta, libertà del mercato di condizionare e plasmare ogni cosa. In tal modo, ad esempio, paradossalmente, secondo Berlusconi, D'Alema è un comunista. Non è qui il caso di prendere in esame la grande, e tragica, parabola del comunismo storico novecentesco, anche perchè altri, certo più attrezzati di noi, hanno prodotto scritti di grande interesse sulla questione (vedi tra gli altri C. Preve: "Il crepuscolo della profezia Comunista"; "Contro il Capitalismo, oltre il comunismo"; "La fine dell'URSS" e, di G. La Grassa, "Il comunismo fallibile", tutti pubblicati da Editrice C.R.T.). Noici limiteremo, quasi a titolo di divertissement, e, anche se non c'è affatto da divertirsi, a dare a Cesare quel che è di Cesare. Cioè a mettere in conto ai "liberali", ai liberal, ai capitalisti insomma, quel che loro spetta secondo la storia reale e non secondo grossolane manipolazioni e invenzioni. Il XX° secolo è stato denominato giustamente "secolo breve" da Hobsbawan (1914-1991) o, altrettanto giustamente "il secolo piu' violento nella storia del genere umano" da William Goldling. Questi riferisce la connotazione "violento" innanzitutto alle due guerre mondiali. Non a caso il "secolo breve" si apre appunto con l'inizio del "grande macello": 9 milioni di morti, e prosegue con i 50 - 55 milioni del secondo conflitto mondiale. Ora può essere che il comunismo sia stato un "male", ma il male dei 70 milioni di morti delle due grandi guerre non si puo' certo addebitare ad esso, bensi piuttosto alla conflittualità intercapitalistica. ci si può obbiettare che il nazismo non era vero e proprio capitalismo, tuttavia nessuno può negare che il grande capitale industriale e finanziario tedesco lo abbia aiutato a nascere e lo abbia poi sostenuto con enormi vantaggi (compreso quello del lavoro quasi gratuito fornito dai prigionieri dei lager). L'URSS viceversa, sarà pure stata "l'Impero del male", ma è anche stata l'elemento determinante nella sconfitta del nazismo stesso (per due anni quello orientale fu l'unico fronte in Europa, e, anche dopo lo sbarco in Normandia, a Est erano impegnate 192 divisioni tedesche contro le 100 dislocate a occidente), pagando per questo un prezzo di 20-22 milioni di morti. C'e' poi il colonialismo, che certo nella ha avuto a che fare col comunismo.

Nel secondo dopoguerra le "colonie" hanno ottenuto quasi tutte l'indipendenza, ma questo è avvenuto dopo lunghe lotte di liberazione, contrastate generalmente con brutali repressioni e centinaia di migliaia di morti: nel congo Belga, e nell' Indocina e algeria francesi, le guerre di liberazione furono particolarmente sanguinose, ma le stragi ci furono anche negli innumerevoli posedimenti inglesi (India, Birmania, Egitto, Sudan, sud Africa, Nigeria, Zimbabwe, Malesia, ecc.), portoghesi olandesi, tedesche e... italiane (qualcuno ricorda i gas asfissianti propinati in Etiopia?). Questo per quanto riguarda l?Europa. E gli USA? Nati con lo sterminio dei pellirosse e con la conquista manu militari di numerosi e immensi territori sottratti al Messico (California, Nuovo Messico, Arizona, Texas, Nevada, Utah, Colorado), non c'è poi colpo di stato e sovversione cruenta in america Latina che non li veda implicati più o meno ampiamente. Quando addirittura non invadono direttamente il paese con le loro truppe (Messico 1914, Grenada 1983 e Panama 1989). Stragi e persecuzioni terribili, una serie infinita di dittature militari feroci, istruite, insediate e aiutate dalla CIA (non va dimenticato che il direttore della Central Intelligence Servicies è nominato direttamente dal presidente degli States) e da altre strutture "speciali" degli Sati Uniti, segnano la storia di quasi tutto il continente: Brasile, Argentina, Cile, Nicaragua, Bolivia, Honduras, Colombia, Guatemala, El Salvador, Perù, ecc. ecc. Ci sono poi gli interventi per "difendere paesi democratici dal pericolo comunista" e allora sostegno alla sedizione della guerra civile spagnola (tra il 1936 e il '39 la Texas Oil Company fornì a Franco 1.866.000 tonnellate di petrolio e benzina e dagli Usa venero anche 60.000 bombe da aereo), in quella greca (1946-49), nella guerra di corea (1950-52; iniziata, secondo inconfutabili dati storici, dai Sud coreani e dagli americani), del Viet Nam, con decine di migliaia di morti americani e con milioni di morti coreani, cinesi e vietnamiti. Fino ad arrivare ai giorni nostri con il bombardamento di Libia e Sudan e l'aggressione all'Irak e alla Jugoslavia. L'esercito di Saddam Hussein, nell'invadere il Kuwait avrà certo fatto delle vittime, non certo paragonabili però ai 200.000 morti militari fatti durante la "guerra del Golfo" e al milione e mezzo di vittime civili provocati successivamente con l'embargo. Per quanto riguarda la Jugoslavia, è troppo presto per fare un bilancio dell'intervento "umanitario" compiuto dalle "democrazie" della NATO. Già ora però è certo che l'aggressione al paese presieduto da Milosevic "Hitler dei Balcani" (strano che non sia stato chiamato "Stalin dei Balcni"), ha provocato ("per salvare inncenti?") migliaia di vittime, il cui numero è destinato ad aumentare a dismisura in seguito all'embargo, alla cluster bomb disseminate sul territorio, alla contaminazione radioattiva massiccia provocata dall'uso di proiettili all'uranio (DU), al catastrofico inquinamento causato dai bombardamenti su raffinerie e complessi chimici. Sarebbe poi necessario mettere in conto i milioni di morti per fame nei paesi del Terzo Mondo devastati dall'operato delle multinazionali, la creme del sistema capitalistico. Considerando allora questa scarna e incompleta elencazione di semplici fatti sotrici, se il "comunismo" è stato il "male assoluto" di questo secolo, come si potrà mai definire il capitalismo? Notte della Giustizia, Maledizione dell'Umanità o, per andare nel gotico, Sentina dell'Inferno, Sterco del demonio?

 


La Fucina, VoceAntimperialista